Le più recenti dichiarazioni del Senatore Antonio d'Alì riguardano le elezioni locali in Sicilia, poiché anche nel caso delle amministrative sono in gioco la tenuta del centrodestra a livello nazionale e la direzione da intraprendere per il governo del Paese.Se da una parte le scelte in Parlamento non hanno sortito effetti particolari né sulla leadership di Alfano né sul rapporto con gli elettori (nei sondaggi il PdL è in crescita), a livello locale si pagano alcuni errori del passato e soprattutto le difficoltà causate dalla crisi, che i cittadini sentono sulla propria pelle.
Così in Sicilia il PdL non ha ripetuto l'exploit delle Politiche e d'Alì fa il punto sui comuni della provincia trapanese e sugli altri coinvolti da questa tornata: “A Pantelleria sono stati eletti 5 consiglieri e si è raccolto un grande entusiasmo attorno alla figura di Santoro Genova, ma il candidato sindaco non ce l'ha fatta anche perché le liste del partito sono state presentate poco prima della scadenza”.
“Mentre a San Vito lo Capo – prosegue Antonio d'Alì nel comunicato stampa – siamo riusciti a vincere con una lista appoggiata dal centrodestra, altrove ci si è divisi e siamo stati sconfitti dalle solite logiche egoistiche. Una coalizione dovrebbe presentarsi agli elettori unita e dimostrare di saper fare una sintesi delle anime che la compongono. Talvolta invece si è preferito presentare candidati distinti favorendo il centrosinistra”.
A questa lucida analisi critica si aggiunge la recente approvazione dell'emendamento al decreto legge “paga debiti” della Pubblica Amministrazione, fortemente voluto proprio dal Senatore trapanese, che ha presentato questa misura per aiutare proprio i comuni più piccoli che ora potranno sforare il patto di stabilità senza pagare sanzioni.
Le attività di d'Alì continuano, come sempre nell'interesse del Paese e a tutela dei territori come il Sud, che più di tutti soffrono la crisi finanziaria.
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