Salvaguardare l'ambiente marino e al contempo favorire la pesca tradizionale del tonno rosso è l'obiettivo che si era prefissato il Senatore d'Alì, pienamente raggiunto con l'accoglimento del suo ordine del giorno da parte del Governo Monti.
Questo odg rappresenta un impegno per il Governo, che dovrà assicurare la pesca del tonno rosso tramite i sistemi del palangaro e della tonnara fissa, considerati compatibili con l'ambiente, riservando così una quota del 25% dell'assegnazione annuale che viene attribuita all'Italia dall'ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas) e un'altra quota di riserva non superiore al 3% alla pesca sportiva.
Grazie alla direzione consigliata da Antonio d'Alì sarà possibile un rilancio del settore e, in particolare, della marina marsalese che detiene il maggior numero di quote tonno in Sicilia. Queste assegnazioni dovranno avvenire per quote individuali e non potranno essere cedute verso altri comparti, ma al massimo potrebbe essere previsto il contrario, ovvero la cessione dal settore della circuizione di quote tonno.
Resta da verificare che queste misure siano approvate dall'ICCAT per ottenere quanto previsto da d'Alì: un rapporto equilibrato di prelievo nel Mar Mediterraneo di questa specie pregiata di tonno conservando la biodiversità mediterranea.
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